Massimo Fidanzi: “Puntare sui giovani ci darà soddisfazioni”


Dopo circa tre settimane dalla ripresa delle attività facciamo il punto della situazione con Massimo Fidanzi, una delle colonne del settore giovanile del Pro Volley Abbiategrasso.

Finalmente sembra che si possa ripartire con una nuova stagione con un po’ di normalità: “Dopo due anni che per varie condizioni legate al covid, quest’anno siamo riusciti a ripartire come c’eravamo prefissati. A fine agosto abbiamo ripreso con le prime squadre e poi a seguire a inizio settembre con il settore giovanile. Quest’anno abbiamo deciso di partire con delle certezze consapevoli e speranzosi che questo ci portasse ad aver magari dei gruppi più ampi. Sia nel settore maschile che in quello femminile siamo ripartiti con i gruppi dell’anno scorso, ma oltre ai nostri tesserati abbiamo avuto un buon riscontro da facce nuove. Speriamo che questa affluenza, soprattutto sul minivolley e sulle Under12 e Under13 ci permetta di arrivare a tanti nuovi atleti».

Partiamo dal settore maschile: “Il punto di forza della nostra attività deve essere quello di far sì che tutti possano dare più che ricevere, la volontà di entrare in palestra nel proprio gruppo con la volontà di dare il proprio contributo e la propria disponibilità. La parola chiave dovrà essere “edificare”».

Per quanto riguarda invece il femminile: “Qui come aggettivo direi “consolidare”. Dall’anno scorso siamo riusciti a dare un inizio a quello che può essere il settore femminile dove siamo un po’ indietro. Questo è il secondo anno, dobbiamo consolidare anche grazie agli atleti. La mia speranza è che ognuno capisca che il singolo è importante per far migliorare tutto il settore»”.

Uno degli obiettivi della società abbiatense è quello di generare le proprie prime squadre direttamente dal proprio settore giovanile: “La voglia di puntare tutto sui giovani è la strada giusta, come ha mostrato la nazionale italiana che ha vinto da poco i campionati del mondo. Loro con i giovani hanno vinto addirittura un torneo di questo livello e questo mi fa pensare che puntare sui giovani possa davvero essere l’arma vincente. Dai giovani possiamo anche imparare. A volte vengono snobbati e messi da parte per inesperienza, ma invece dovrebbe essere il contrario. Nel femminile arriveremo a inserire anche ragazze del 2006.
Penso che questa dei giovani, la linea verde che abbiamo intrapreso noi, sia davvero quella giusta”.