Mondo coach: alla scoperta di Massimo Fidanzi

Un nuovo appuntamento con la nostra rubrica per conoscere meglio i nostri coach del settore giovanile e del settore minivolley. Questa volta è il turno di Massimo Fidanzi, una delle colonne del nostro staff tecnico, ormai arrivato alle porte della sua settima stagione con il Pro Volley Abbiategrasso

Come nasce la passione per questo sport?
“Bisogna tornare un po’ indietro nel tempo. Da ragazzo giocavo a calcio, ma nell’estate del 1989 in campetto di un parco mentre eravamo tra amici abbiano iniziato a giocare a pallavolo, così per divertirci. Nella compagnia c’era alcuni ragazzi che già giocavano, in televisione stava nascendo la cosiddetta “generazione di fenomeni” che ha vinto tutto con la Nazionale. Da quel momento mi sono appassionato ed ho giocato fino alla nascita del mio secondo figlio, iniziando anche a fare l’allenatore.

Cosa ti piace del fatto che sia un gioco di squadra?
“Posso dirti che davvero la pallavolo è uno sport di squadra per eccellenza. Mi piace il concetto dalla responsabilità condivisa, dove ognuno deve dare il suo contributo e sapersi adattare ai compagni di squadra sapendosi anche mettere in discussione. Da quando sono arrivato al Pro Volley: io ho una certezza, ogni volta che entro in palestra e sono certo di uscirne arricchito. Questa è la cosa che mi fa andare avanti. Ognuno può darmi qualcosa per crescere.

Raccontaci il tuo ruolo all’interno del Pro Volley
“Sono il direttore direttore tecnico della società, collaborando con Giampiero Fasce. Da allenatore seguirò il supergruppo dal 2004 al 2007 che parteciperà ai campionati Under15 e Under17, facendo anche una prima esperienza nel mondo dei “grandi” giocando il campionato di 2^ divisione.

Cosa rappresenta per te il Pro Volley?
“Rappresenta un’opportunità per far crescere il nostro territorio. Ero presente e consapevole di cosa avrebbe potuto produrre con l’unione delle due storiche società, ArciVolley e Volley Club quando, di fatto, è nato il Pro Volley. Cercare di far appassionare i ragazzi, dare una fidelizzazione. Tanti, nel passato, sono dovuti crescere fuori, ma io penso che Abbiategrasso possa avere qualcosa di importante a livello sportivo. Questa è la nostra missione.
Di questo devo anche ringraziare la mia famiglia che mi permette di impegnare tanto del mio tempo libero nella pallavolo, senza il loro aiuto questo non sarebbe possibile.

Il momento più bello da allenatore in questi anni?
“Certamente più di uno, ma la cosa che mi sta più a cuore e sapere che anche ad anni di distanza tu, da allenatore, conti ancora qualcosa per i ragazzi, anche quando non sei più in palestra con loro. Vedere quanto e come crescono, veder ripagata la collaborazione degli anni passati. E’ una grande gratificazione.